Senza dubbio il mal di testa è tra i disturbi più diffusi e spesso sottovalutati al mondo. L’OMS stima che circa il 50% della popolazione mondiale ne soffra, ricorrendo spesso all’automedicazione, non risolvendo però il problema. Si possono individuare due tipi di cefalea: essa è primaria quando non ci sono fattori clinici particolari che causano il disturbo; è, invece, secondaria quando deriva da altre patologie.
Vediamo ora le cause scatenanti la cefalea primaria. Essa viene definita a grappolo quando il dolore compare improvvisamente, colpendo prevalentemente gli uomini; trova origine in fattori esterni come l’alcol e lo stress. In genere porta sudorazione, lacrimazione e ostruzione nasale. Si definisce cefalea tensiva quella che si manifesta ai lati della testa; anch’essa può essere causata da fattori esterni. L’emicrania è la patologia più diffusa: colpisce prevalentemente le donne, causando sensibilità ai suoni e alla luce, sensazioni di nausea e vomito. Per quanto riguarda la cefalea secondaria, la causa è da ricercare in altri malesseri come ansia, depressione, cervicale, disturbi vascolari, ictus o tumori.
È opportuno rivolgersi al medico quando si presentano i sintomi del mal di testa, al fine di stabilirne l’origine e poter individuare la cura migliore. Possono aiutare i classici rimedi della nonna: impacchi di acqua fredda da applicare sulla fronte, assumere alimenti ricchi di vitamina C, bere tisane rilassanti a base di melissa, valeriana, camomilla.
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